mercoledì 16 dicembre 2015

THE LIVE HAND

La ‘mano viva’ (in filippino ‘bantay kamay’) è uno dei concetti più caratterizzanti e distinguibili del Kali filippino. Per ‘mano viva’ si intende quella mano che non possiede l’arma principale. Anche (o specialmente) quando essa è libera, la ‘mano viva’ può essere usata come arma di accompagnamento.
 

Diversamente da molti sistemi di combattimento con armi, come per esempio la scherma, dove la mano libera è nascosta al fine di prevenire che essa venga colpita, nel Kali filippino la ‘mano viva’ viene invece utilizzata per intrappolare, afferrare oppure rafforzare un blocco, disarmare, attaccare e controllare un avversario.

L’utilizzo della ‘mano viva’ è uno degli esempi più evidenti di come nel Kali filippino vengono trasferiti con estrema semplicità i movimenti principali dal lavoro armato al lavoro a mani nude, oppure da un’arma all’altra (per es. da bastone a spada, ecc.), riducendo così i tempi di apprendimento.

domenica 15 novembre 2015

UNLESS YOU HAVE NO CHOICE

Prima di ingaggiare un qualsiasi combattimento per strada, bisogna essere ragionevolmente sicuri di avere almeno una chance per sopravvivere. 

Combattere in una situazione in cui si è da soli o comunque in svantaggio non dimostra quanto si è coraggiosi – a meno che non si abbia altra possibilità di scelta. E ciò a volte può far sentire irritati e frustrati, ma questa è la realtà. 


Non combattere è sempre la scelta più intelligente e la più sicura quando si è per strada e con più avversari, ed è anche la scelta giusta perché viene fatta con lucidità e realismo, non con passione ed emotività.

giovedì 15 ottobre 2015

MORO MORO: THE FILIPINO MARTIAL DANCE

Forse la più famosa danza marziale filippina è la danza ‘Moro Moro’, anche conosciuta come ‘Duplo’ o ‘Arakyo’.


Questa danza è nata tra il XVI° e XVII° secolo, dopo che gli spagnoli, avendo acquisito il totale controllo del centro e del nord delle Filippine, avevano messo al bando la cultura marziale di tutta la regione. 

Essa veniva infatti recitata in una famosa commedia in cui si eseguivano, con una certa cadenza ritmica, graziosi movimenti che provenivano dall’arte del combattimento. 

La sua diffusione era altrettanto incentivata dai frati spagnoli perché venisse usata per propagandare il cattolicesimo. 

‘Moro Moro’ infatti doveva rappresentare anche una danza socio-religiosa per simboleggiare il trionfo dei cristiani spagnoli sui popoli musulmani.
 Più di ogni altra cosa, è grazie alla commedia quindi che è arrivata fino a noi oggi l’arte del Kali, Arnis o Eskrima.

martedì 15 settembre 2015

ENTRY OR EXIT STRATEGY

Una tra le più diffuse strategie nel lavoro di kickboxing prevede l’attacco o l’elusione (evading) per arrivare al lato cieco dell'avversario e proseguire l’azione con colpi di mano. Questo è il metodo più sicuro.

Se l’avversario sta attaccando, infatti, schivare restando sul posto ha l’evidente svantaggio di continuare ad essere incalzati. Se la schivata è tale da “sbilanciare” l’avversario, spostandosi dove lui non può più colpire, lui sarà costretto a dover riacquistare peso, rallentare l’azione, con l’ulteriore svantaggio (ritardo) di dover girare per continuare.

mercoledì 19 agosto 2015

BASIC LEARNING OF PUNCHING

Una volta imparati i quattro pugni di base (jab, cross, gancio e montante) è bene praticarli in questa sequenza. 
Questa combinazione viene spesso usata dagli istruttori perché insegna la corretta traslazione, rotazione nonché estensione del corpo facendo uso di un importante principio alla base di tutte le arti di combattimento e cioè che ogni colpo, se eseguito correttamente, ci lascerà in una posizione perfetta per eseguire quello successivo.
 
Va da sé che se si utilizza come target sia la testa che il tronco è possibile sviluppare e perfezionare decine di variazioni.